Giuseppe Cormio, oggi ricopri il ruolo di DG di AS Lube Volley, ma il tuo percorso professionale non ha bisogno di presentazioni: ci racconti come una delle maggiori Società di Volley in Italia si approccia al mondo delle sponsorizzazioni?
Nella mia carriera ho avuto la fortuna di dirigere squadre di serie A di calcio, di basket e di volley e, partendo dall’esperienze che ho fatto, sono portato a fare subito una riflessione: negli altri sport la pubblicità viene venduta sulla base di un minutaggio bordocampo garantito, aspetto che nel volley non è facile da gestire perché le partite non hanno un tempo definito. Inoltre, senza che nessuno si offenda, mi viene da dire che il mondo del volley è “povero”, non ricevendo grandi contributi dalle televisioni: e, proprio per questo, succede che in una maglia da gara si dia visibilità a più realtà in contemporanea. Per chi però sulla divisa occupa una posizione marginale, andranno studiate opportune alternative di coinvolgimento, come per esempio azioni di public relation, partecipazione attiva alla vita del club o altro ancora, per costruire un vestito su misura che renda soddisfatto il partner.
A tal proposito: dalla tua posizione, ti accorgi che un cliente è contento se…
La semplice e pura esposizione di marchio, o l’annuncio dello speaker, o un adesivo sul campo da gioco, non bastano più. Faccio l’esempio di un nostro partner come “Estra”: è un marchio conosciuto da tutti e, insieme, abbiamo studiato azioni anche fuori dal campo che coinvolgono i nostri giocatori. Abbiamo ideato ed investito in un concorso rivolto alle Associazioni sportive dilettantistiche per ragazzi con e senza disabilità: i team possono presentare i loro progetti e, nell’accordo di partnership tra noi ed Estra, premiamo le realtà più meritevoli con somme in denaro che le Società possono investire per la loro attività. Questo è un modo per creare un cammino complesso a fianco dello sponsor: non possiamo pensare di intavolare un rapporto di sola esposizione del marchio, ma dobbiamo viaggiare fianco a fianco e percepire l’esigenza dello sponsor e portare avanti un lavoro comune e coordinato.
Come dicevamo in precedenza, Lube Volley è un punto di riferimento per la pallavolo italiana, anche alla luce della credibilità nazionale ed internazionale che si è creata vincendo tanto in questi anni. Dal tuo punto di vista, quanto è importante per uno sponsor, l’idea di affiancare il proprio nome a quello di una realtà solida e vincente come la vostra?
Conta tantissimo, e mi lego anche ad un aspetto televisivo, che tanto interessa ai nostri sponsor: il nostro campionato va in diretta Rai con 2 partite a settimana, a fronte delle 6 che si giocano in ogni turno. Con “volleyball world”, ora tutte le partite sono trasmesse in live streaming, ma è innegabile che il seguito e il prestigio garantito dall’andare in onda sulla Rai, sia diverso: per questo, lavoriamo quotidianamente per “accaparrarci” più partite possibile e, per farlo, oltre ai risultati sportivi, bisogna trasmettere un’immagine positiva riempiendo il palazzetto, mostrando entusiasmo ed idee, ed avendo nel roster atleti riconoscibili che si pongano davanti al microfono con empatia verso il pubblico. Noi, negli ultimi anni, siamo “stati al vertice” sotto tutti questi aspetti, e questo ci ha permesso di avere tanta presenza nelle dirette scelte: ma laconcorrenza è alta e, come noi, le altre Società, cercano di crescere sotto questo profilo ogni anno di più.
In questi giorni è partita la collaborazione tra ChainOn e Lube Volley: da cosa nasce la decisione di legare Lube Volley ad un marketplace che può coinvolgere nuovi potenziali partner?
L’idea nasce dalla stima profonda ed incondizionata verso Giovanni Palazzi, Fondatore e CEO di ChainOn, e dal dialogo con lui che, fin dall’inizio, mi ha portato ad avere un giudizio positivo verso la piattaforma. Questo è l’incipit del rapporto, però quando si è entrati in una vera e concreta fase di trattativa, ho capito quanto ChainOn possa essere utile per ciò che facciamo: abbiamo così scelto di proporre sul marketplace offerte a costi contenuti, che diano un peso importante alla componente emozionale dell’accordo sponsorizzativo. Siamo sicuri che le proposte inserite all’interno di ChainOn possano essere accessibili a molti clienti e diventino una possibilità per conoscersi meglio ed, eventualmente, approfondire ulteriormente il rapporto.
Da poco è partita la stagione 2023/2024: ambizioni e prospettive?
Nello sport non si può mai programmare niente che non sia l’obiettivo, e la realtà delle cose non ce la si guadagna né coi soldi, né col pubblico, né con le fantasie. Serve tempo per costruire qualcosa e noi, dopo un periodo nei quali abbiamo vinto tutto più volte, lo scorso anno abbiamo deciso di fare una rivoluzione, scegliendo giocatori giovani e di talento per cominciare un nuovo ciclo. Lo scorso anno, inaspettatamente, siamo arrivati a gara-5 di finale scudetto, e siamo consapevoli che almeno 3 squadre hanno qualcosa più di
noi in questa stagione: ma abbiamo una squadra compatta, simpatica, giovanissima, che attrae simpatia, e sono aspetti che il nostro pubblico ha capito. L’ambizione è quella di crescere dal punto di vista tecnico e di gruppo, e raccogliere risultati che mi auguro siano migliori di quelli di anno scorso, sia in Italia sia in Champions League.