LA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA Dà TORTO ALLA UEFA: “È ILLEGALE IMPEDIRE ALTRI TORNEI” E COSÌ, POTREBBE PARTIRE LA NUOVA SUPERLEGA
Si tratta di una sentenza che può davvero stravolgere il mondo del calcio
“Le regole della Fifa e della Uefa sull’approvazione preventiva delle competizioni calcistiche tra club, come la Superlega, sono contrarie al diritto dell’Unione Europea. Impedire ai club e ai giocatori di giocare in competizioni come la Superlega, è illegale”.
Sono queste le parole utilizzate dalla Corte di Giustizia Europea, che questa mattina si è espressa sul caso “Superlega”: una sentenza che può davvero stravolgere il mondo del calcio perché, di fatto, toglie il monopolio della UEFA sull’organizzazione delle competizioni. Aggiunge la sentenza: “Le norme Fifa e Uefa relative allo sfruttamento dei diritti mediatici sono tali da danneggiare le società calcistiche europee, le imprese che operano nei mercati dei media e, infine, i consumatori e i telespettatori”.
Insomma, un duro colpo per la UEFA e che all’orizzonte vede, concretamente, la partenza della Superlega, il progetto presentato ad aprile 2021 e svanito, tra le polemiche, nel giro di poche ore.
La risposta della Uefa. A margine della decisione, la UEFA ha diramato il seguente comunicato: “Questa sentenza non significa un avallo o una convalida della cosiddetta “superlega”; sottolinea piuttosto una carenza storica nel quadro della pre-autorizzazione della Uefa, un aspetto tecnico che è già stato riconosciuto e affrontato nel giugno 2022. La Uefa confida nella solidità delle sue nuove regole, e in particolare nel rispetto di tutte le leggi e i regolamenti europei pertinenti. E rimane risoluta nel suo impegno a sostenere la piramide del calcio europeo, garantendo che continui a servire gli interessi più ampi della società. Continueremo a dare forma al modello sportivo europeo collettivamente con le federazioni nazionali, le leghe, i club, i tifosi, i giocatori, gli allenatori, le istituzioni dell’Ue, i governi e i partner. Confidiamo che la piramide calcistica europea basata sulla solidarietà, che i tifosi e tutte le parti interessate hanno dichiarato come il loro modello insostituibile, sarà salvaguardata dalla minaccia di segregazioni da parte delle leggi europee e nazionali”.