Gli inglesi contano oltre 650 milioni di fan nel mondo, il Milan è la prima italiana con 95 milioni di tifosi. Lo sport è veicolo di emozioni e questo aspetto è una delle chiavi per le sponsorizzazioni del 21esimo secolo.
Seicentocinquata milioni di tifosi nel mondo: sulla base dell’indagine condotta dal portale Zeelo, il Manchester United, squadra inglese che milita in Premier League è la squadra più tifata del pianeta, nonostante i recenti risultati sportivi non siano di primissimo piano: i “Red Devils”, infatti, non vincono la Premier League da 10 anni, e l’ultimo successo internazionale è l’Europa League vinta con Jose Mourinho nel 2017. Insomma, rispetto al “Treble” (vittoria di Premier League, Coppa d’Inghilterra e Champions League) conquistato dai cugini del City al termine della stagione sportiva appena conclusa, si è lontani anni luce… Ma il primato di squadra più tifata al mondo rimane, ed è stato costruito nella seconda metà degli anni ’90 (momento storico nel quale il concetto di globalizzazione stava raggiungendo i suoi apici) quando la squadra vinceva in Europa, era allenata da un maestro come Sir Alex Ferguson ed aveva in rosa un divo di fama mondiale come David Beckham. Ed i numeri sono cresciuti ulteriormente, nel primo decennio degli anni 2000 quando ad Old Trafford approdò Cristiano Ronaldo.
Alle spalle dello United (nella speciale classifica delle squadre più tifate al mondo), c’è il Barcellona, con una fanbase stimata di 450 milioni di persone, che vince il derby spagnolo contro il Real Madrid, terzo a 350 milioni. Tra il quarto ed il settimo posto, troviamo 4 squadre inglesi, a dimostrazione di come la Premier League abbia un impatto intercontinentale (Chelsea (145 mln), Arsenal (125 mln), Manchester City (110 mln) e Liverpool (100 mln)), prima di vedere la prima italiana: è il Milan, con 95 milioni di tifosi, e nella “Top 15” troviamo anche Inter, Juventus e Roma, rispettivamente con 55, 27 e 22 milioni di seguaci.
Il calcio, per questi milioni di tifosi, non è soltanto uno sport. Partendo dall’inestimabile valore sociale che il pallone – così come lo sport nella sua totalità – è capace di trasmettere, risulta semplice comprendere perché le aziende manifestano la forte volontà di legare il proprio brand alle realtà sportive. Salute, benessere, socializzazione, coesione, identità, divertimento, inclusione ed integrazione, ma non solo. I club ed i propri interpreti riescono, per natura, ad instaurare un forte legame di tipo emozionale con i propri tifosi. È per questo motivo che i brand di fama mondiale, tanto quanto imprese di dimensioni contenute, tendono sempre più a cercare un’associazione a realtà di questo tipo. In un periodo storico in cui i consumatori si rispecchiano nei valori dei brand e dei prodotti che acquistano, instaurare un legame coerente e duraturo con i club e con gli eventi di questo tipo può migliorare la reputazione e la fiducia nei confronti di un’azienda.
Molti club percepiscono l’importanza di proporre ai propri sostenitori (siano essi aziende partner o tifosi) delle opportunità “emozionali” che possano fare da apripista ad eventuali accordi di sponsorizzazione, partendo da un’esperienza che venga percepita e vissuta come unica ed esclusiva.
I club sono quindi portati ad inserire nei pacchetti di sponsorizzazione queste esperienze, ed è quello che accade anche su www.chainon.it. Un esempio recente è legato a ciò che ha proposto la Virtus Segafredo Bologna, squadra finalista del campionato di basket di Serie A: in occasione dei Playoff che hanno portato alla Finale Scudetto, le “Vu Nere” hanno proposto delle offerte di sponsorizzazione (acquistabili esclusivamente su ChainOn) che prevedevano, tra le altre cose, la visibilità del brand aziendale ma anche l’opportunità di vivere le gare più sentite ed attese della stagione al fianco dei protagonisti in campo, in un settore esclusivo e con accesso all’area hospitality.
Lo sport è emozione, tutto passa da qui.
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