Sponsorizzazioni e blockchain: l'intervista di Giovanni Palazzi
Intervistato da Il Bollettino, Giovanni Palazzi, amministratore delegato di ChainOn, ha parlato di come le sponsorizzazioni sportive stiano evolvendo grazie alla Blockchain, delineando un panorama in forte crescita e sempre più digitalizzato.
L’approccio emozionale e la narrazione personalizzata che le sponsorizzazioni permettono, unite alla trasparenza e all’efficienza della Blockchain, rappresentano una rivoluzione per il settore. Palazzi ha esplorato le tendenze principali e il ruolo delle piattaforme digitali per favorire il coinvolgimento di piccole e medie imprese in questo ecosistema.
Le Sponsorizzazioni in Italia e nel mondo
Il mercato delle sponsorizzazioni sportive continua a crescere rapidamente. Lo sport è il leader indiscusso del settore, assorbendo in Italia e nel mondo il 70% delle sponsorizzazioni totali, pari a circa 1,112 miliardi di euro. Basket, calcio e tennis stanno riscuotendo particolare interesse, non solo per le loro prestazioni, ma anche per l’attenzione crescente da parte della Gen Z e delle donne. La digitalizzazione e l’innovazione delle piattaforme stanno ulteriormente ampliando le opportunità, soprattutto per realtà più piccole e meno strutturate.
Le Parole di Giovanni Palazzi
Tra i vari temi toccati ai microfoni de “Il Bollettino”, una overview completa riguardo il mercato delle sponsorizzazioni, in Italia e nel Mondo:
“Si stima un aumento del 6% per gli sponsor, a fronte di uno sviluppo del sistema dell’advertising che, nel suo complesso, è intorno al 2% (fonte: Kantar Media). Il motivo? La sponsorizzazione è al primo posto per efficacia e gradimento da parte dei consumatori, al secondo posto per i decision maker, ossia i manager che investono. Una situazione che è pressoché identica negli ultimi 3 anni, è ormai un fatto consolidato. D’altra parte, la tematica è abbastanza intuitiva e va vista da due punti di vista. Innanzitutto, il messaggio dell’impresa deve essere sempre più unito al messaggio generale, quindi alla storia che si sta raccontando. Sta diventando un fatto strutturale, nel momento in cui si lavora sempre di più con mezzi interattivi e social. La sponsorizzazione di per sé è uno strumento che unisce un messaggio a una narrazione. Altro tema molto rilevante è che siamo a caccia di emozioni e di esperienze, perché viviamo in un mondo dove la virtualizzazione è molto forte, ma lo è anche la solitudine. La sponsorizzazione in generale – e non solo dello sport – è un qualcosa che porta emozioni molto forti. Per ciò che riguarda il Mercato nazionale, all’interno della nostra ricerca Il futuro della sponsorizzazione prevedevamo nel 2024 una crescita del 6%. Oggi ci troviamo di fronte a un aumento persino maggiore da ogni punto di vista. Se facciamo invece riferimento al 2023, quindi con dati al consuntivo, il Mercato delle sponsorizzazioni in Italia e nel resto del mondo vale 1 miliardo e 112 milioni. Il 70% è sport, il 12% è cultura e spettacolo, mentre il 18% è utilità sociale. Dunque lo sport è decisamente leader di Mercato, anzi ha ampliato la sua quota. Questo perché, complice il Covid-19, cultura e spettacolo si sono ridotti. Si andrà probabilmente verso una situazione di equilibrio in cui il Mercato della sponsorizzazione sportiva varrà 2 terzi della quota complessiva, visto che sta diventando trainante anche per i temi ESG».
Poi a riguardo della tecnologia blockchain, continua: “È molto importante da diversi punti di vista. Per prima cosa, permette di avere la massima trasparenza sul Mercato degli sponsor per i contratti. L’accordo viene siglato in maniera immodificabile, a data e condizioni determinate. Questo porta vantaggi anche dal punto di vista di eventuali problemi con l’Agenzia delle Entrate. Secondo i numeri, ridurrebbe i contenziosi di più del 70%. Perché? Quasi sempre questi riguardano la data di sottoscrizione e non il contenuto del contratto”.
E ancora, a proposito della velocita ed efficienza degli smart contract: “La rapidità è un altro tema importantissimo. Quando si chiude un contratto in Blockchain, l’operazione può durare un’ora o perfino pochi minuti. Con la tecnica tradizionale, invece, anche per accordi con cifre basse c’è dietro un processo molto laborioso, con tanti avvocati e costi importanti. Parlando invece di targeting, nel momento in cui espongo l’offerta sulla piattaforma (ChainOn, ndr), questa obbliga la parte venditrice a fare una serie di dichiarazioni sul proprio pubblico e dunque a procedere con delle vere e proprie riflessioni di marketing. Cosa che, in particolare per le 80.000 piccole società sul territorio, solitamente non avviene. La piattaforma, in quel caso, non solo diventa elemento di origine e organizzazione della vendita, ma permette anche a chi compra di avere maggiori dati e di fare quindi un acquisto più consapevole”.
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