Una delle applicazioni più vantaggiose della blockchain è quella per le PMI, le piccole e medie imprese.
L’economia italiana, per la sua struttura estremamente diversificata e orientata alle esportazioni, può rappresentare un terreno fertile per lo sviluppo di soluzioni legate ai registri distribuiti.
In particolare, gli scambi a livello internazionale potrebbero costituire uno spazio di prova fruttuoso per lo sviluppo di soluzioni che si basano sui registri distribuiti (Distributed Ledger Technology).
Blockchain per le PMI: trasparenza, sicurezza e tracciabilità
La possibilità di registrare il percorso effettuato, ad esempio, dai prodotti del settore alimentare è un espediente che può garantire la tutela del Made in Italy.
Non solo il settore alimentare, ma anche il manufatturiero, il bancario e lo sportivo, solo per citarne alcuni, possono trarre vantaggio dalle caratteristiche della blockchain, garantendo la trasparenza durante le fasi produttive, la sicurezza del rispetto delle norme e la tracciabilità del ciclo di vita dei prodotti trattati e commercializzati.
L’Italia è un Paese leader mondiale nel settore della moda. I capi Made in Italy hanno un valore aggiunto legato all’alta qualità della sartoria italiana. Garantire, attraverso la blockchain, che le varie fasi della realizzazione dei capi sono avvenute nel rispetto delle normative e sul territorio italiano, senza delocalizzazione della produzione, è certamente per i consumatori un segno di trasparenza in più.
La filiera produttiva e distributiva può sfruttare la tecnologia blockchain per evidenziare e difendere la migliore qualità dei prodotti.
Le PMI innovative italiane stanno concentrandosi sul testare soluzioni DLT da mettere a disposizione dei diversi settori a fini commerciali. Con lo sviluppo delle tecnologie, si moltiplicano anche i campi di applicazione nei diversi rami dell’industria.
Anche nel settore finanziario, assicurativo e dei servizi di pubblica utilità, si comincia ad intravedere la decisione da parte dei governi di investire in nuove tecnologie.
Lo studio di ricerca dell’OSCE
L’Italia è stato il primo paese europeo a finanziare uno studio di ricerca condotto dall’OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) che aveva il compito di indagare le implicazioni che la blockchain avrebbe avuto sull’ecosistema delle PMI e delle startup.
Le principali difficoltà riscontrate dalle imprese, che hanno partecipato allo studio, sono state relative alla complessità, indecifrabilità e fumosità della normativa in materia:
- Le opportunità di finanziamento pubblico a livello locale e nazionale non sono ben definite;
- La mancanza di una giurisdizione completa impedisce alle imprese di sfruttare appieno il potenziale di innovazione;
- La mancanza di chiare indicazioni sui finanziamenti e su come ottenerli aumenta la sfiducia nei confronti della tecnologia.
Dal punto di vista sovranazionale e internazionale, la cooperazione è cruciale per accelerare il processo di diffusione tecnologica attraverso la condivisione di standard definiti.
L’utilizzo della blockchain per le PMI agricole
In particolare, per quanto riguarda le aziende agricole, l’utilizzo della blockchain può apportare enormi vantaggi.
Già nella fase di digitalizzazione dei fascicoli cartacei per la registrazione delle colture, si possono correggere e rimuovere le imprecisioni, in tempi brevi e con meccanismi intuitivi.
In seguito, tutti gli attori della catena di approvvigionamento vengono coinvolti nell’inserimento di informazioni riguardanti le materie prime.
I dati vengono raccolti sia attraverso la registrazione manuale che con l’utilizzo di sensori IoT. Le condizioni atmosferiche, le risorse idriche e i trattamenti chimici utilizzati per misurare la qualità dei prodotti e il loro impatto ambientale sono informazioni che è bene comunicare al consumatore.
Sfruttando i registri distribuiti, sia le industrie intermediarie che i consumatori possono essere informati correttamente e venire a conoscenza di tutti i processi di produzione, comunicando così in modo esauriente la qualità e le caratteristiche del prodotto.
Il vantaggio per i produttori, invece, risiede nell’avere una panoramica più chiara dei reali e potenziali acquirenti e nella possibilità di mappare in modo contestuale le varie catene distributive.
Poter offrire ai consumatori una certificazione di autenticità e di qualità che specifichi e tracci le varie fasi della catena di produzione dall’origine fino alla grande distribuzione conferisce al prodotto un enorme valore in più.
A latere di questi numerosi potenziali vantaggi, andrà sicuramente seguito con grande attenzione lo sviluppo normativo, che dovrà adeguarsi alle numerose novità che saranno apportate dall’uso della blockchain.
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